L’Associazione Musica Oggi fra passato, presente e futuro

 

La prima fase della nostra storia associativa, come è logico, ebbe inizio dalla fondazione nel 1986.

La nostra sede era a Milano, in corso Venezia 7. Il proprietario Tito Fontana, pianista amatoriale e soprattutto industriale illuminato, ci concesse presso il suo studio di registrazione uno spazio con salette attigue, compreso il seminterrato da cui ricavammo aule.

Nacque in quella circostanza l’Associazione Musica Oggi.

Il primo obiettivo fu quello di focalizzare le nostre forze e le nostre competenze sul mondo della didattica della musica Jazz, atteso che in quello specifico campo le istituzioni cittadine erano totalmente assenti.

Componenti dell’Associazione erano: il musicista Franco Cerri, Luca Cerchiari musicologo, il giornalista musicale Franco Fayenz e il sottoscritto, con la carica di segretario tuttofare.

Rubavamo ore al lavoro abituale per affrontare lunghe e costruttive discussioni che dovevano servire a individuare quali fossero le priorità del nostro operato e quali le strategie per realizzarle.

La creazione di una scuola che, in collaborazione con il Comune di Milano, si occupasse soltanto della musica Jazz fu l’idea vincente. La nostra scuola, dall’anno 2000, è diventata parte integrante della Fondazione Scuole Civiche Musicali (SCM) Claudio Abbado.

L’esito più che positivo dell’iniziativa ha avuto la sua conferma, numero di iscrizioni alla mano, negli anni successivi.

Un ulteriore valore aggiunto, per certi versi inaspettato, è stato il riconoscimento del nostro modello didattico improntato alla peculiarità italiana del mondo musicale del jazz, in un contesto viziato da una storica esterofilia.

Anche nell’attività di programmazione concertistica abbiamo fatto di tutto, e lo facciamo tuttora, per sensibilizzare gli operatori del settore affinché valorizzassero i musicisti italiani, a fronte della massiccia presenza straniera.

L’Associazione, per parte sua, ha sempre avuto al centro della sua programmazione concertistica il jazz italiano. Ciò è potuto accadere anche grazie alla riscoperta di uno storico Movimento che si impose sino dal lontano 1919 e che dovette superare non pochi ostacoli durante il Ventennio fascista, che osteggiava con tutte le forze questa musica d’origine afroamericana.

 

I problemi spinosi che ieri e oggi abbiamo dovuto affrontare riguardano i rapporti con il mondo della burocrazia. Se agli Assessori Comunali e ai loro rispettivi collaboratori va il merito di averci accompagnato nel tragitto verso la fondazione dei Civici Corsi di Jazz, i rapporti con i funzionari comunali non sono stati sempre facili e lineari, implicando per queste incombenze dispendio di tempo, di energie e di pazienza. Ma questa è cosa nota, essendo la burocrazia, a tutti i livelli, il male endemico del nostro Bel Paese.

 Tra le molte iniziative concertistiche nate negli anni 80/90 mi piace ricordare:

  • Il jazz degli altri mondi;
  • Jazz in metro;
  • Il jazz è donna;
  • Orchestra senza confini;
  • Il jazz in Europa;
  • Il nuovo suono del jazz italiano.

Fondammo anche una rivista di settore , Musica Oggi, distribuita anche nei Conservatori e nelle Università, e attualmente on line.

 

Il presente

Accanto a me lavorano con altrettanta passione Maurizio Franco, musicologo e docente, e il musicista contrabbassista Marco Vaggi che aggiunge il suo contributo prezioso alla vita di Musica Oggi.

Nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 i Civici Corsi di Jazz hanno ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione, che li ha pareggiati ai Conservatori italiani.

Il programma di lavoro si è andato sviluppando in modo coerente alle aspirazioni che erano alla base del nostro progetto, quello cioè di impegnarci, contro ogni moda passeggera e contro ogni falso giudizio o informazione, a favore della qualità musicale dei nostri studenti e delle nostre rassegne.

L’essere sempre sul campo, partecipi e attenti a tutto ciò che ci circonda, ha fatto in modo che alcune delle nostre proposte ottenessero un felice riscontro nel nostro mondo musicale.

Nonostante la lunga e ricca storia della nostra Associazione, potremmo comunque definire l’attuale fase della nostra attività associativa come in progress, sempre proiettata verso ulteriori obbiettivi futuri.

 

Enrico Intra